Edifici ante 42: storia ed implicazioni urbanistiche

Edifici ante '42

Edifici ante 42: storia ed implicazioni urbanistiche

Il patrimonio edilizio italiano è uno dei più antichi d’Europa ed è stato constatato che di questo, ben il 54% è datato prima del 1970, di questi, un’altra parte molto significativa risale addirittura a periodi antecedenti il 1942, anno fondamentale per lo sviluppo urbanistico del territorio.

Prima di quell’anno infatti, non vigevano ancora leggi, come le concessioni o le licenze edilizie che regolamentassero l‘urbanistica nazionale; specificare quindi se un immobile  è stato costruito in un periodo che precede il 1942 (ante ’42) è essenziale.

La licenza edilizia è un documento amministrativo introdotto con la Legge Urbanistica numero 1150 del 1942, che diventò da quel momento in poi un requisito indispensabile per le nuove costruzioni, ponendo di fatto il primo mattoncino che aprirà la strada a nuove norme urbanistiche.

Prima del 1942, l’obbligo di ottenere una licenza edilizia, non era uniforme su tutto il territorio nazionale, ma spesso dipendeva dai regolamenti edili comunali.

Il 1942 stabilì di fatto, l’obbligo generale a livello nazionale di ottenere un titolo abitativo per costruire all’interno dei centri abitati e nelle zone di espansione definite dai Piani Regolatori Comunali, cosa che cambiò definitivamente il modo in cui veniva regolato lo sviluppo urbanistico del territorio.

Oggi gli edifici ante ’42 sono comunque considerati legittimi, anche se privi di una licenza edilizia, poiché al tempo della loro costruzione, non esisteva l’obbligo di un’autorizzazione formale. Tuttavia, in alcuni comuni dotati di regolamenti edilizi precedenti, potrebbe essere richiesta una verifica sulla conformità dell’edificio, rispetto alle norme vigenti dell’epoca.

Nell’eventualità in cui si volesse vendere o ristrutturare un immobile ante ’42, non sempre è necessario adeguarlo, ma è importante chiarire la situazione urbanistica, per evitare qualsiasi problema ed  è possibile farlo, procedendo nei seguenti modi:

  • Dimostrando l’esistenza dell’edificio prima del ’42, attraverso documenti storici come mappe catastali storiche, planimetrie o atti, dai quali si evinca l’anno di costruzione, oppure attraverso foto d’epoca o rilievi aerofotogrammetrici, che ne confermino la presenza già al tempo degli scatti.
  • Richiedendo al comune di competenza una verifica urbanistica per ottenere il riconoscimento della conformità pregressa.

Dal 1942 ad oggi, il quadro normativo è cambiato profondamente; la licenza edilizia è stata sostituita dalla concessione edilizia nel 1977 e successivamente dal permesso di costruire nel 2001. Ad esempio, il certificato di agibilità, oggi è un requisito fondamentale, che gli edifici ante ’42 chiaramente non hanno.

Solo attraverso la corretta informazione e la conoscenza dell’evoluzione normativa nel settore edilizio e delle pratiche burocratiche, è possibile affrontare con consapevolezza le sfide legate al patrimonio edilizio storico italiano.

Ottieni maggiori informazioni su questa proprietà

Acconsento al trattamento dei miei dati allo scopo di ricercare immobili ed essere contattato da Matha Servizi Immobiliari. Se fornisco il mio numero di telefono, acconsento anche a essere contattato telefonicamente.