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Mutui famiglie numerose: come funziona l’algoritmo delle banche

27/11/2023 - Mutui

L’erogazione di un mutuo sta diventando sempre meno accessibile, soprattutto per le famiglie numerose, che giustamente vorrebbero acquistare un immobile più ampio e spazioso; questo perché le banche hanno dei criteri di valutazione e degli algoritmi ben specifici per la concessione di un mutuo, sia in termini legali, che in termini finanziari.

Nello specifico quello che viene analizzato è la solidità patrimoniale in base a diversi fattori: la stabilità lavorativa, il reddito netto del nucleo familiare, l’affidabilità dimostrata nel saldare i debiti, la valutazione dell’immobile e la presenza di garanzie da parte di soggetti terzi

In base alla raccolta di tutti questi dati, l’istituto di credito si affida ad un algoritmo che determina qual è la capacità di rimborso, che si misura dal rapporto tra il reddito e l’ammontare di ciascuna rata. Tale rapporto, chiamato in gergo “Rapporto Rata-Reddito”, non dovrebbe superare il 30-35% del reddito netto mensile complessivo del richiedente.

Per valutare l’erogazione di un mutuo ogni banca fa riferimento a delle tabelle proprie; ricorrere a determinati e specifici criteri di valutazione, consiste nel non gravare troppo sul potere d’acquisto e sull’economia del richiedente.

Esiste infatti, un valore specifico su cui gli istituti di credito fanno affidamento, al quale ognuno gli attribuisce un nome diverso, come “indice di povertà” o “quota di sussistenza”; tale valore si ottiene detraendo dalle entrate del richiedente, le uscite obbligatorie, ovvero le rate di prestiti già presenti e quelle ipotetiche del mutuo che si sta richiedendo. La cifra ottenuta deve essere superiore al 50% del reddito sociale minimo mensile, calcolato in riferimento alla soglia di povertà stabilita dall’ISTAT. Questi requisiti sono inderogabili.

Per le ragioni viste sopra le famiglie numerose hanno più difficoltà ad ottenere un mutuo, non tanto per il numero di figli, ma per la capacità di spesa e di rimborso del debito, infatti i limini predisposti dagli istituti di credito, in questi casi vengono superati.

Per fronteggiare questo problema, l’ANFN (Associazione Nazionale Famiglie Numerose) sta inviando al governo, una serie di proposte per la legge di bilancio 2024, tra cui la costituzione di un fondo di garanzia, da destinare alla surroga e alla rinegoziazione di mutui già esistenti, per famiglie con 3 e più figli, almeno in prima battuta e successivamente in seconda battuta, per l’erogazione di nuovi mutui, per l’acquisto della prima casa, sempre per le famiglie con 3 e più figli.

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