Decreto Salva Casa: tutte le novità per la regolarizzazione degli immobili

Decreto Salva Casa

Decreto Salva Casa: tutte le novità per la regolarizzazione degli immobili

Al fine di sanare le numerose irregolarità presenti nel patrimonio edilizio italiano, stimate intorno al 50% e dare nuovo slancio al mercato immobiliare, è stato approvato il Decreto Salva Casa, tramutato nella legge 105/24, che ha apportato modifiche permanenti al Testo Unico dell’Edilizia.

Il provvedimento introduce una serie di misure per scuotere il mercato immobiliare, facilitando le compravendite di case con lieve difformità.

Il decreto prevede delle manovre molto importanti tra cui la possibilità di utilizzare la CILA per interventi di manutenzione straordinaria che non incidono sulla struttura dell’edificio, la semplificazione delle procedure di regolarizzazione di immobili con lievi difformità edilizie, l’introduzione di nuove norme per i cambi di destinazione d’uso, nuove regole per l’agibilità, possibilità di realizzazione di interventi per il recupero dei sottotetti senza richiedere permessi ed altre norme e misure volte a favorire il ricambio e la riqualificazione del Patrimonio immobiliare italiano.

Andando un po’ nello specifico, vi è la possibilità di sanare piccole irregolarità edilizie e costruttive realizzate senza titolo, come aperture non conformi, verande, spostamenti di tramezzi, modifiche di finestre, soppalchi etc, a patto che al momento della loro realizzazione, fossero coerenti con le norme edilizie e che oggi siano conformi alle norme urbanistiche. Sono previsti limiti di tolleranza dall’1 al 5% per lievi difformità relative ad altezze, volumi, superfici coperte a seconda della quadratura utile dell’immobile. La procedura di sanatoria è semplificata e prevede la presentazione di una SCIA al comune di competenza.

Sono stati aggiunti nuovi interventi in edilizia libera, eseguibili senza alcun titolo autorizzatico, come ad esempio tende, tende da sole, tende bioclimatiche o pergotende, che possono essere addossate o annesse agli immobili anche con l’ausilio di strutture fisse, necessarie al sostegno e all’estensione della struttura. Anche i porticati, ad eccezione di quelli gravati da diritti di uso pubblico o collocati in edifici prospicienti aree pubbliche, sono esenti da autorizzazione, con la possibilità inoltre di realizzare vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti.

Il decreto salva casa stravolge completamente l’articolo relativo al Cambio di Destinazione d’Uso, facilitandone la procedura per quello senza opere, da singola unità immobiliare ad una diversa categoria funzionale, come ad esempio da residenziale a commerciale o da commerciale a turistico – ricettivo. Inoltre è ora sempre consentito il cambio di destinazione d’uso anche con opere, della singola unità immobiliare, che siano all’interno della stessa categoria funzionale o tra categorie funzionali diverse. La procedura per il cambio di destinazione d’uso, prevede la presentazione di una SCIA al comune di competenza.

Cambiano anche le regole dell’agibilità degli edifici, ovvero la sussistenza delle condizioni igienico-sanitarie per ottenere l’abitabilità o l’agibilità, che diventano meno stringenti. Anzitutto l’aktezza minima interna, diminuisce da 2,70 a 2,40 metri e si riduce la uperficie minima di un alloggio monolocale considerato abitabile, da 28 mq a 20 mq per 1 persona e da 8 mq a 28 mq per 2 persone.

Il decreto salva casa non è un condono edilizio, per cui le sanzioni per le difformità gravi, rimangono invariate.

Le procedure di Sanatoria e Cambio di Destinazione D’uso semplificate dal decreto, sono applicabili per interventi effettuati entro il 24 maggio 2024.

I costi per le pratiche, variano a seconda del comune e della complessità dell’intervento, ma in generale, si prevede una riduzione di essi, rispetto alle procedure ordinarie, in ogni caso, è sempre consigliabile avvalersi di un tecnico abilitato per la presentazione delle pratiche, il quale può fornire una consulenza specifica sulla fattibilità di esse, ma anche assistenza alla compilazione della modulistica e alla presentazione delle domande al Comune.

Per quanto riguarda la Sicilia, inizialmente la regione non aveva recepito le novità del decreto salva casa, ma nel mese di novembre 2024, ha approvato una legge relativa al recepimento delle norme, che in virtù dell’autonomia derivante dallo status di Regione a Statuto speciale, non sarebbero potute essere applicate senza.

Negli ultimi giorni inoltre, il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) ha pubblicato le linee guida sull’attuazione del decreto, affinché possano essere fornite le linee di indirizzo e i criteri interpretativi. Di seguito il link da poter consultare. https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/basic/2025-01/Linee%20Guida%20DL%20Salva%20Casa.pdf

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