La multiproprietà immobiliare è un particolare tipo di contratto in cui l’acquirente (multiproprietario) acquista il diritto di godimento turnario, a tempo parziale, di un bene immobile sia residenziale che alberghiero.
La gestione degli immobili in multiproprietà, viene affidata ad un amministratore, (di solito è proprio la stessa società costruttrice) che provvede sia per l’intero edificio, che per le singole unità immobiliari.
Il contratto di multiproprietà è disciplinato dal Codice del Turismo (D.Lgs 79/2011) che nello specifico lo definisce come: “un contratto di durata superiore di un anno, tramite il quale un consumatore acquisisce a titolo oneroso il diritto di godimento su uno o più alloggi per il pernottamento per più di un periodo di occupazione”.
La stipula, avviene dal notaio, obbligatoriamente in forma scritta e deve contenere oltre ai dati identificativi delle parti, la descrizione dell’immobile, la data e il luogo di stipula, altre informazioni obbligatorie, che costituiscono la parte sostanziale del contratto e che non possono essere modificate, salvo esplicito accordo tra le parti, come ad esempio i costi, la stima delle spese comuni, le settimane di utilizzo, le clausole inerenti il diritto di recesso, etc.
Nella multiproprietà immobiliare, un soggetto acquista un diritto reale, con le seguenti caratteristiche:
- Pienezza ed esclusività
- Trascrivibilità ed opponibilità verso tutti
- Durevolezza
- Godimento a turni
- Alienabilità per successione o cessione
Durante la fase di stipula del contratto, l’acquirente sceglie, tra i periodi disponibili, quello che più preferisce, consapevole che: il prezzo varia da periodo a periodo, durante il resto dell’anno i locali sono a disposizione i altre persone e quindi sulla stessa proprietà grava una plurità di diritti (proprietà turnaria).
Attraverso la conclusione del contratto, si acquisisce la possibilità di godere del bene ed usufruire dei servizi connessi al suo utilizzo, in un determinato periodo di tempo, forniti dallo stesso operatore che gestisce la multiproprietà o da un terzo, sulla base di accordi tra il terzo e l’operatore.
Le spese sostenute dal multiproprietario, oltre a quelle iniziali relative all’acquisto e alle spese accessorie ad esso legate, sono: le spese comuni della multiproprietà e l’IMU, che vengono suddivise in base alle quote dei singoli proprietari.
I comproprietari non possono variare la destinazione della multiproprietà, né effettuare modifiche o innovazioni all’immobile; possono invece dare in affitto la casa,durante la settimana dell’anno in cui detengono il godimento turnario, con la possibilità inoltre di demandarlo ad una società di gestione.
Acquistare una multiproprietà rappresenta sicuramente un bel vantaggio, poiché in questo modo si può avere un posto disponibile nella propria località preferita, determinando un risparmio economico nel lungo periodo, oltre al fatto di non dover correre il rischio del “tutto esaurito” quando si desidera andare in vacanza.