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In che modo liberi professionisti e lavoratori autonomi possono ottenere un mutuo.

02/10/2023 - Mutui

In questo articolo vedremo quali sono le garanzie da offrire alla banca per ottenere un mutuo, se non si ha nessuna busta paga mensile, ma si è liberi professionisti o autonomi.

Sicuramente la strada è più difficile rispetto ai dipendenti con regolare busta paga, ma non è impossibile.

La difficoltà sostanziale sta nell’incertezza degli incassi, che possono variare molto nel corso dell’anno. La banca dal canto suo, concedendo un mutuo, si assumerebbe il rischio di prestare del denaro, che potrebbe non essere restituito. Per questo, chi richiede un prestito, oltre ad avere determinati requisiti deve dimostrare ulteriori garanzie rispetto ai soli profitti.

Vediamo insieme quali sono i requisiti che un libero professionista deve avere per dimostrare di avere le capacità economiche e reddituali, per potersi accollare un mutuo o quantomeno per potersi rivolgere ad una banca con una certa sicurezza:

-          NON AVERE DEBITI PENDENTI

-          POTER CONTARE SU INCASSI FREQUENTI E SUFFICIENTI

-          AVERE UNA LIQUIDITÀ DI BASE PARI ALMENO AL 20% DEL FINANZIAMENTO RICHIESTO.

Oltre ai consueti documenti richiesti (anagrafici e dell’immobile) in questo caso, l’istituto di credito, chiede di poter visualizzare ed analizzare le informazioni dalle quali emerge la situazione reddituale e patrimoniale del richiedente, nello specifico:

-          MODELLO REDDITI PF DEHLI ULTIMI 2 ANNI

-          COPIA DELL’ULTIMO BILANCIO ESTRATTO DALLA CAMERA DI COMMERCIO (nel caso di titolari di ditte individuali o soci)

-          L’EVENTUALE ISCRIZIONE AD UN ORDINE PROFESSIONALE

È bene specificare che la valutazione della banca, dipende anche da altri elementi, quali l’importo di mutuo richiesto e la presenza di garanzie accessorie ed ulteriori profitti dimostrabili del professionista. Ad esempio un’ulteriore garanzia può essere rappresentata dalla presenza di un cointestatario del mutuo o di un garante, che viene obbligato in solito al pagamento del debito, nel caso di inadempimento da parte del mutuatario.

Per quanto riguarda l’aspetto prettamente finanziario, emergono delle differenze di trattamento tra un mutuo concesso ad un lavoratore autonomo e ad un percettore di busta paga, infatti il limite massimo concesso ai professionisti pari all’80% del valore dell’immobile, mentre per i dipendenti può arrivare anche al 100%. Altra differenza si evidenzia nel piano di ammortamento, infatti in quello per i dipendenti generalmente, la rata di mutuo è circa il 30% dello stipendio, mentre per gli autonomi la percentuale si assottiglia, con la conseguenza di piani di rientro più lunghi e con degli interessi maggiori.

Ottenere un mutuo, per un libero professionista è più arduo e difficoltoso, ma non impossibile e se seguiti dai professionisti giusti, si troverà la chiave di volta per diventare proprietari di una casa.  

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