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​​​​​​​IMU: chi paga, esenzioni e agevolazioni

04/12/2023 - Fisco

L’IMU (imposta municipale unica) è la tassa dovuta da chi possiede immobili diversi da quelli destinati ad abitazione principale.

A chi spetta il pagamento

Sono tenuti ad effettuare il pagamento dell’IMU, i possessori di:

-          Fabbricati (ad eccezione dell’abitazione principale, salvo alcuni casi)

-          Aree fabbricabili

-          Terreni agricoli

Più precisamente l’IMU è obbligatoria per:

-          Proprietario dell’immobile

-          Titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie

-          Coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale o cessazione degli effetti civili del matrimonio

-          Concessionario di aree demaniali

-          Locatario di immobili, concessi in locazione finanziaria

Esenzioni IMU

L’IMU non deve essere pagata sull’abitazione principale e sulle sue pertinenze c2, c6 e c7. L’abitazione principale è quella nella quale il contribuente e il proprio nucleo familiare, hanno fissato la residenza anagrafica; ma nel caso in cui l’abitazione principale rientri nelle categorie di lusso, A1, A8 e A9, l’IMU è sempre dovuta. 

Per il 2023 ci sono delle importanti novità riguardo ad una particolare esenzione dell’IMU, per i possessori di immobili che sono stati occupati abusivamente e che quindi sono inutilizzabili e non disponibili; chiaramente per questi immobili, oggetto di occupazione abusiva, deve essere stata presentata denuncia alle autorità competenti e apposita dichiarazione al comune, per rendere note le condizioni di esonero.

Agevolazioni e riduzioni

Esistono situazioni, in presenza delle quali, l’imposta può essere pagata in forma ridotta. È prevista infatti una riduzione del 50% quando l’immobile viene concesso in comodato d’uso gratuito tra genitori e figli. Mentre nel caso di immobile concesso in locazione con contratto a canone concordato, la riduzione è del 25%.

Scadenze e modalità di pagamento

Il pagamento dell’IMU, si divide in 2 rate la prima d’acconto, entro il 16 giugno e la seconda di saldo, entro il 16 dicembre. L’importo è calcolato in base alle caratteristiche dell’immobile e dal comune in cui si trova; la modalità di calcolo dell’IMU viene effettuata sulla base della rendita catastale, alla quale si applicano delle aliquote specifiche. Sulla rata d’acconto di prendono in considerazione le aliquote stabilite dal Comune nell’anno precedente, mentre in sede di saldo, si utilizzeranno quelle nuove, oggetto di delibera da parte del comune di riferimento.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, l’imposta può essere versata in 3 modi diversi: tramite bollettino postale, con modello F24 oppure attraverso la piattaforma PagoPa.

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