Rimborso dell’imposta di registro pagata al preliminare: come funziona?

Rimborso dell'imposta di registro

Rimborso dell’imposta di registro pagata al preliminare: come funziona?

Per la registrazione del contratto preliminare di compravendita è previsto il pagamento di alcune imposte obbligatorie, che sono: l’imposta di registro di euro 200, l’imposta di bollo (16 euro ogni quattro facciate o comunque ogni 100 righe) e nel caso di pagamento al preliminare, l’imposta di registro proporzionale pari allo 0,50% delle somme previste a titolo di caparra confirmatoria, mentre pari al 3% delle somme previste, a titolo di acconto sul prezzo di vendita.

Di queste imposte è possibile chiedere rimborso versato nella misura del 3% sull’acconto pagato al momento del preliminare per la quota eccedente quella compensata al momento del definitivo.

Nel dettaglio, l’imposta di registro proporzionale viene detratta da quella dovuta per la registrazione del contratto definitivo. Quando l’importo già pagato è superiore all’imposta di registro dovuta il contribuente ha diritto ad ottenere il rimborso della maggiore imposta versata.

Va sottolineato che il rimborso va richiesto entro tre anni dalla data di registrazione del contratto definitivo pena la decadenza, e che la domanda di rimborso deve essere presentata presso l’ufficio che ha eseguito la registrazione.

Ottieni maggiori informazioni su questa proprietà

Acconsento al trattamento dei miei dati allo scopo di ricercare immobili ed essere contattato da Matha Servizi Immobiliari. Se fornisco il mio numero di telefono, acconsento anche a essere contattato telefonicamente.